Distanza da Catania: 52 km.
Viabilità e collegamenti: Dall'autostrada A19 Catania - Palermo uscita a Motta Sant'Anastasia oppure a Gerbini: nel primo caso ci si immette sulla statale 192 e poi al bivio Iannarello, sulla S.S. 288, percorrendo quest'ultima sino all'incrocio per Castel di Judica; nel secondo caso, dallo svincolo di Gerbini s'imbocca, dopo un breve tratto sulla statale 192, la provinciale che raggiunge Castel di Judica.
Altezza s. l. m.: 475 metri
Abitanti: 4.694 (denominati iudicani).
Dati censimento 2001
Origini e storia:
Il territorio di Castel di Iudica, per la sua posizione strategicamente privilegiata, è ricco di importanti testimonianze che documentano la presenza di insediamenti umani che si susseguono sin dalla preistoria. Tra le aree archeologiche più interessanti vi è il sito di Monte Judica, immediatamente a Nord dell'abitato di Castel di Iudica, dove sorse un centro indigeno-ellenizzato, frequentato tra il VII e il IV secolo a. C., e quello di Monte Turcisi, dove le tracce di frequentazione umana si possono far salire al Paleolitico. Monte Turcisi è però soprattutto noto per la presenza di un "phrourion" greco, un insediamento fortificato con poderose mura, databile in età arcaica (tra il 550 e il 500 a.C.) e ampliato nella prima metà del IV secolo a.C.
Nessuna traccia si ha in epoca romana, quando gli insediamenti, a seguito della ricerca di terreni fertili, si spostano in pianura o su terreni più favorevoli all'agricoltura. E' nel Medioevo che la ottima posizione attira nuovi abitanti, tanto da risultare leggendaria l'esistenza di un Castello, da cui ha tratto in parte nome l'odierno abitato. E' quindi plausibile la notizia della conquista della rocca di Judica da parte dei Normanni, con l'appoggio dei Calatini, nel 1061. Divenuto feudo, il territorio, legato per lungo tempo alle vicende di Caltagirone, si ritrovò alle dipendenze di Ramacca, ottenendo solo nel 1934 il riconoscimento di comune autonomo. In quell'occasione assunse il nome Castel di Iudica, scelto per la vicinanza con il Monte Iudica e il ricordo dell'antico castello, la cui esistenza non è stata mai provata.
Archeologia:
Castel di Iudica-l'abitato di monte Iudica, Monte Turcisi, La necropoli
Architettura:
Chiesa di San Michele Arcangelo; Chiesa di San Francesco d'Assisi; Chiesa di Santa Maria del Rosario
Territorio geologico, naturalistico e paesaggistico:
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Feste e folklore:
Festa Madonna delle Grazie, Festa di Primavera e Sagra del pecorino pepato, Mostra e mercato artigianale dei ricami,
Musei, biblioteche e archivi:
Personaggi:
Prodotto tipico - Artigianato:
Indirizzi utili:
Municipio: P.zza Marconi tel. 095 661394
ProLoco: V. Roma
Biblioteca: P.zza Marconi tel. 095 7751016
Bibliografia:
P. Orsi, Monte Iudica, in "Notizie degli Scavi di Antichità" 1904, p. 374;
P. Orsi, Iudica, in "Notizie degli Scavi di Antichità" 1907, pp. 489-491;
F. Privitera, Castel di Iudica: esplorazioni nell'abitato e nell'abitato nella necropoli sul Monte Iudica, in "B.C.A. Bollettino d'informazione trimestrale per la divulgazione dell'attività degli organi dell'Amministrazione dei Beni culturali e ambientali della Regione Siciliana", anno IX-X, 1988-89, pp. 85-88;
Bibliografia topografica della colonizzazione greca in Italia e nelle isole, vol. X, sub voce "Monte Iudica" (A. Corretti);
M. Lo Faro, Monte Judica e dintorni. Nella melodia dei suoi cantori, Piano Tavola - Belpasso 1997.